Formazione 80
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Buono Servizi al Lavoro
Le nostre sedi e gli orari
Misura finanziata dal POR-FSE per favorire l'integrazione di persone disoccupate e con particolare svantaggio
e dal Fondo regionale disabili per favorire l’inserimento occupazionale di persone con disabilità.
Il buono servizi al lavoro è un insieme di servizi alla persona, personalizzato sulle caratteristiche dell’utente, per l’accompagnamento alla ricerca di impiego:
è composto da un numero di ore dedicate, da far fruire, in forma individuale o per piccoli gruppi,
alle persone disoccupate per accompagnarle nella ricerca attiva di lavoro; le attività proposte tengono
conto delle caratteristiche individuali di ognuno, valorizzandone il profilo professionale e personale.
Possono usufruire dei Buoni servizio al lavoro anche i percettori di ammortizzatori sociali.
Chi può partecipare:
Disoccupati
- essere disoccupati
- avere residenza o domicilio in Torino e provincia
- avere compiuto 30 anni
Persone in condizione di particolare svantaggio
- essere disoccupati
- avere residenza o domicilio in Torino e provincia
- appartenere a una delle seguenti categorie di particolare svantaggio:
- persone con incapacità parziale a provvedere alle proprie esigenze, che non raggiungono la soglia prevista dall’art. 3 della L. 68/99;
- persone in trattamento psichiatrico ed ex degenti di ospedali psichiatrici, anche giudiziali, che non raggiungono la soglia prevista dall’art.3 della L. 68/99;
- persone con disturbi specifici di apprendimento;
- persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, compresi i condannati in condizione di detenzione a non più di 6 mesi dalla fine della pena o ammesse a misure alternative di detenzione e al lavoro esterno;
- ex detenuti che hanno terminato di scontare la pena da non oltre 5 anni dalla fine della detenzione;
- soggetti, anche minori, in condizioni di grave emarginazione; tale condizione potrà essere riconosciuta anche a persone con problemi di dipendenze da sostanze, vittime di violenza, maltrattamento, soggette a grave sfruttamento e discriminazione, anche inseriti nei “programmi di assistenza e integrazione sociale”;
- Rom, Sinti, Caminanti, in attuazione della comunicazione della Commissione europea n. 173/2011;
- persone in condizione di grave emarginazione, anche minori;
- titolari di permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari e richiedenti o beneficiari di protezione internazionale;
- minori stranieri non accompagnati.
La condizione di svantaggio delle persone deve essere attestata/dichiarata dai soggetti pubblici competenti che seguono il loro percorso di inclusione sociale. I soggetti competenti a produrre la dichiarazione di attestazione di svantaggio sono unicamente i seguenti:
- Servizi sociali e i Servizi sanitari (Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali);
- Istituti penitenziari e Ufficio Esecuzione Penale Esterna.
Persone con disabilità - vedi anche - Fondo Regionale Disabili
- essere disoccupati
- essere iscritti al Collocamento mirato (legge 68/1999);
- avere residenza o domicilio in Torino e provincia
- non essere già inseriti in altre iniziative nell'ambito della programmazione regionale a sostegno del lavoro, fatta eccezione per il percorso SIA.
Le nostre sedi e gli orari per maggiori informazioni visita il sito della Regione Piemonte